Sembra un paradosso, eppure è così: molte delle reazioni nostre, a noi più care, sono la conseguenza di qualcosa che abbiamo imparato.
Non si tratta di reazioni spontanee, “nostre”, come ci piace credere: spesso sono il comportamento della nostra gente, del gruppo a cui ci piace appartenere; a volte abbiamo frainteso due righe di un testo considerato sacro ed ecco che diventiamo fanatici.
Altre volte vediamo una bandiera a strisce e lì convogliamo il nostro bisogno di sacralità: diciamo di avere una “fede calcistica” e, ogni domenica, ci colleghiamo non con il tempio ma con lo stadio… e durante la settimana diciamo non le preghiere ma snoccioliamo, in perfetto ordine, i nomi dei calciatori per noi sacri…
E ci sembra di essere in gamba, informati, simpatici, addirittura interessanti… Non solo: diciamo che noi siamo quel ruolo che interpretiamo…
Siamo ai margini della follia, se procediamo nel modo che ho appena descritto: te ne rendi conto?
Se te ne rendi conto, hai ancora qualche buona possibilità per non perdere la tua identità: in questo video ti presento una serie di domande a cui faresti bene a rispondere per mettere a fuoco la tua vera identità, libera da molti condizionamenti che ti stanno facendo perdere di vista il senso della tua esistenza.
Alcuni degli spunti per riflettere di questo video:
— Perché usiamo due pesi e due misure, senza accorgercene
— Che cosa ci piace, senza capire i motivi per cui ci piace
— Quanto di autentico c’è in molte tue reazioni
— Perché ci si identifica in qualcosa (piuttosto che esprimere sé stessi)
— Che cosa ci convince che le nostre reazioni siano adeguate
— La decisione che devi prendere a proposito di quanto impari
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